

La Dieta MAD ed Io
Non mi sembra vero, ma sono già passati cinque anni e mezzo da quando ho iniziato il mio viaggio con la dieta chetogenica. Un bel pezzo di vita, pieno di sfide, scoperte e trasformazioni. Oggi voglio portarvi con me in questo racconto: vi parlerò dei momenti difficili, delle piccole grandi vittorie e del perché, ancora oggi, la MAD – la Dieta Atkins Modificata – è la strada giusta per me. Se anche voi state pensando di intraprendere un’alimentazione chetogenica, o siete semplicemente curiosi di sapere com’è vivere così a lungo con questo stile di vita… continuate a leggere!
Le prime sfide del mio percorso chetogenico
Quando ho iniziato la dieta chetogenica con la MAD nel 2019, la disponibilità di integratori nutrizionali specifici era davvero limitata. Ricordo bene la grande sensazione di sollievo quando sono arrivati sul mercato prodotti come MCTFiber, KetoBiota, KetoEpi (Creamy), KetVit e molti altri: hanno semplificato enormemente la gestione quotidiana della dieta. Anche i supermercati hanno cominciato ad aprirsi sempre di più alle alternative low carb e keto-friendly. Ancora oggi mi emoziono ogni volta che scopro un nuovo prodotto adatto alla dieta chetogenica!
Una delle prime vere difficoltà è stata viaggiare, soprattutto in aereo. Come saprete, non è consentito portare liquidi superiori ai 100 ml nel bagaglio a mano. Ma dal momento che porto sempre con me il KetoEpi, ho dovuto farmi rilasciare un certificato medico in più lingue per poterlo trasportare.
Anche le cene fuori con amici o i momenti di cucina in famiglia non sono stati semplici all'inizio. Ma col tempo sono riuscita a integrare la dieta chetogenica nella mia quotidianità, trovando alternative gustose per quasi ogni piatto. Così, oggi, mangiare in compagnia non è più un problema!
Dopo un po’ ho sentito il bisogno di portare più varietà nella mia alimentazione e ho iniziato a reintrodurre pesce e carne in modo controllato. Devo però fare attenzione alle quantità di proteine, perché se ne assumo troppe, rischio di uscire dalla chetosi. È un equilibrio delicato, ma con il tempo si impara a gestirlo.
Ormai ho integrato così bene la dieta chetogenica nella mia vita quotidiana che riesco a creare un'alternativa per quasi ogni piatto.
Ogni tanto... qualche piccola eccezione
Per poter seguire la dieta chetogenica a lungo termine, da persona adulta e consapevoli, credo sia importante anche concedersi, di tanto in tanto, piccole eccezioni. Ovviamente, è una scelta molto personale e ognuno deve trovare il proprio equilibrio.
Per esempio, quando vado al ristorante, non mi impongo regole troppo rigide: ordino spesso salmone con verdure, evito le patate ma mangio il resto del contorno senza fare calcoli precisi. Lo stesso vale per la colazione con il team al lavoro, un momento sociale che per me ha grande valore. In quell’occasione faccio colazione molto più tardi del solito — in un orario che in realtà non coincide né con l’assunzione degli alimenti né con i farmaci — ma mi unisco al gruppo con pane keto e un buon caffè.
Sono perfettamente consapevole che queste eccezioni possono far abbassare temporaneamente la mia chetosi, con il rischio di avere crisi notturne. Eppure, in quei momenti scelgo comunque di vivere pienamente l’esperienza. Quando poi durante la notte mi sveglio con tremori, battito accelerato e forti pulsazioni nella parte destra del corpo, mi ricordo con forza quanto la dieta chetogenica sia preziosa per il mio benessere.
Alla fine dei conti, scegliere la MAD è stata davvero la decisione giusta per me. Ogni passo che faccio in questo percorso mi regala nuove consapevolezze — e per questo non posso che sentirmi grata.
A presto,
la vostra Nina